dinuovogiorno

“Si può ingannare qualcuno per molto tempo oppure molti per poco tempo ma non si possono ingannare molti per molto tempo”. Abraham Lincoln. Dopo lo squallore della politica nostrana (mediatico e non) e le stridenti contraddizioni di quella americana, dopo la notte il giorno verrà di nuovo...finalmente! Questo blog per la frequenza degli aggiornamenti non costituisce una testata giornalistica.Non può considerarsi assoggetabile alle norme per quest'ultime previste.

domenica 28 settembre 2008

Arrivederci Paul!


Ieri notte ho appreso della morte di un grande attore e personaggio americano, Paul Newman.
Formatosi all'Actor's Studio di New York, aveva ribaltato la concezione dell'eroe americano: "Gary Cooper, marito e padre perfetto, era sorpassato. Ce ne voleva uno nuovo. E il nuovo eroe fu Paul Newman, attento alla realtà, ai diritti e anche al dolore, al sociale e all'evoluzione generale"(fonte www.mymovies)
La sua vita, complessivamente misurata, fu segnata da una tragedia personale; la morte del figlio Scott per overdose nel 1978.
Come attore ci lascia una galleria di personaggi spericolati ma raramente estremi. Poco meno di 60 film da protagonista hanno decretato un successo vissuto all'ombra degli eccessi hollywoodiani.
Uno dei più grandi successi fu Lo spaccone (1961) di Robert Rossen.

Grande appassionato di corse automobilistiche, Newman si e' conquistato grande rispetto anche per la sua attività benefica. Nel '82, fonda la Newman's Own, compagnia produttrice di alimenti e condimenti, i cui proventi (arrivati nel maggio 2007 a 220 milioni di dollari), vengono devoluti quasi interamente in beneficenza.
Voglio ricordarlo qui, perchè nel mondo in cui viviamo con il progressivo imporsi di star strampalate e spesso ridicole, Newmann è rimasto un puro di cuore, che non ha mercificato la propria privacy, che non si è fatto travolgere dal successo che in alcuni attori suoi contemporanei (Come James Dean o Marlon Brando) aveva portato ad eccessi e sregolatezza.
Paul non amava stare sotto i riflettori più del dovuto, al contrario ha avuto l'umiltà di lasciare il lavoro che amava non appena non si sentì più all'altezza di farlo al meglio (che dote rara! Basterebbe farsi un giro nel Parlamento Italiano per rendersi conto di quanto lo sia) .
Addio occhi di ghiaccio! Sappiamo che il tuo cuore non era da spaccone!
foto fonte:magazine.libero.it

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