dinuovogiorno

“Si può ingannare qualcuno per molto tempo oppure molti per poco tempo ma non si possono ingannare molti per molto tempo”. Abraham Lincoln. Dopo lo squallore della politica nostrana (mediatico e non) e le stridenti contraddizioni di quella americana, dopo la notte il giorno verrà di nuovo...finalmente! Questo blog per la frequenza degli aggiornamenti non costituisce una testata giornalistica.Non può considerarsi assoggetabile alle norme per quest'ultime previste.

giovedì 13 novembre 2008

E' un paese per vecchi


Ieri, per motivi lavorativi, ho incontrato un manager di una importante Banca tedesca.
Abbiamo parlato di una convenzione a condizioni vantaggiose per usufruire di una carta di credito.
Questa simpatica persona, molto corretta e professionale, ha superato i 60 anni e mi ha detto di essersi rimessa in gioco e di girare l'Italia in lungo e largo per il nuovo compito che gli è stato affidato. Credo che sia una bella cosa vedere la propria esperienza umana e lavorativa valorizzata, potersi rimettere in gioco.
Il navigato manager (giustamente, dal suo punto di vista) tiene duro e si inventa un nuovo lavoro per tenere testa al nuovo mercato globalizzato. Il problema è che dietro di lui c'è una distesa interminabile di ragazzi e giovani adulti assolutamente volenterosi e preparati, che si barcamenano con improbabili lavori che certamente non gli garantiranno una indipendenza economica.
Non è un caso che il nostro paese sia ancorato all'età della pietra per conoscenze informatiche e utilizzo del web (si stimano 2 ore medie giornaliere e la stima è ottimistica..), per non parlare della conoscenza delle lingue ecc..
L'impressione è che non sappiamo come impiegare il ricercatore ultra specializzato, anzi a vedere l'età media che segna un organigramma di un ente di ricerca o un'università, sarebbe d'intralcio alla gerontocrazia a volte ignorante (nel campo in cui opera) e senza titoli. Così il malcapitato lo pagano 2 soldi, e se non gli sta bene se ne vada pure, tanto c'è la fila...
Ecco perché la vittoria di Obama fa paura. Il nostro è "un paese per vecchi"- prendendo spunto dal celebre film dei fratelli Cohen- che dall'ascesa nel tessuto economico e produttivo di persone giovani e in gamba, vede solo una minaccia per l' artitritico establishment completamente spiazzato e incapace di agire. E il nostro leader Silvio, che incarna precisamente quel modo conservatore di fare politica (nonostante lo specchietto per le allodole delle ministre giovani, presentate come una grande novità) certamente giovane non è nè anagraficamente ma neanche nella sua concezione della politica. Questo pericolo mortale per la sua sopravvivenza politica lo conosce bene...ed è per questo che, sentendo nelle orecchie il vento di novità che lo potrebbe spazzare via, non ha trovato meglio che fare le battute su Obama abbronzato e sul cane meticcio.
A questo proposito scrive Peter Gomez:
"Fare politica vuol dire immaginare il futuro. E Obama, per la sua età, la sua storia personale, il futuro lo rappresenta. Per questo l'attempato Cavaliere ricorda che «è giovane e bello» e si offre di dargli consigli. All'improvviso lui, come tutti gli altri leader che per ragioni anagrafiche o di carriera sono sulla scena da più di un quarto di secolo, sentono il peso degli anni. E hanno paura". Insomma in Italia il futuro avanza...nel senso che non sappiamo che farcene...

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