Qualcosa è cambiato!
Mentre noi italiani siamo sempre più incartapecoriti negli stessi noiosissimi discorsi di sempre, gli Usa fanno sul serio.
La nostra politica autoreferenziale, sempre uguale a se stessa, abbarbicata alle certezze di un ecosistema che è garanzia di sopravvivenza per i partiti e per le lobbies (molto peggio della peggiore tradizione americana che almeno ha il coraggio di farlo alla luce del sole), ma al contempo è garanzia di pessima gestione del paese.
Mentre la nostra classe dirigente (per non parlare di quella politica) è più vicina ai 70 anni (e gli anni si sentono tutti) che alla maturità, e progetta un futuro che non vedrà...in America si elegge un presidente di colore e con meno di 50 anni.
Ma anche ammettendo che la maturità sia sinonimo di saggezza, questo vuole l'iconografia, il nostro sistema è talmente ripiegato su se stesso (a difendere status acquisiti o ereditati e privilegi vari) che quello che negli Usa è avvenuto in pochi mesi grazie alla rete (a cui Obama si è rivolto per raccogliere fondi ed avere le mani libere dalle potentissime lobbies americane) da noi non avverrà neanche in anni.
Mentre nel nostro paese ancora discutiamo della necessità di cablare e portare l'adsl ad un numero decente (per un paese industrializzato) di famiglie, in America internet già è lo strumento in grado di pesare di più nel confronto elettorale!
Siamo il paese delle classi ponte per stranieri, del ritorno al grembiulino, della mondezza per le strade, dei ministri che si riciclano eternamente (tanto da farci perdere il conto) proponendo sempre le stesse cose improponibili, delle veline prestate alla politica (che per quanto si mascherino mostrano delle voragini culturali e politiche).
Abbiamo dei ministri (che credono di essere dei soli nascenti) che fanno del rispetto dell'orario di lavoro il loro unico vanto, noncuranti dell'efficienza e della modernità e delle nuove tendenze del lavoro (mai sentito parlare di telelavoro grazie alle tecnologie ormai consolidate?).
La gioia per questa svolta statunitense, che proprio non potrà essere ignorata (persino da noi!), si miscela alla consapevolezza di quanto distanti siamo noi come paese dalla vera democrazia (da noi non è neanche più possibile scegliere il candidato, li scelgono per noi direttamente i partiti!).
Sono certo che Veltroni che, in un impeto di lucidità politica, ha parlato di dittatura morbida (stile Putin) , non abbia affatto esagerato.
Stiamo continuamente impegnati a recuperare nel passato quello che non riusciamo a costruire nel futuro, e in quest'immobilismo ci piace tanto lamentarci...ma in fondo ci stiamo bene perché nessuno vuole perdere la propria fetta di immeritato benessere (per chi ce l'ha naturalmente!).
Ho la netta impressione che da questa democrazia di facciata nessuno voglia uscire, e che in fondo faccia comodo a molti non pagare mai per gli errori commessi!
Gli Stati Uniti si sono impantanati a fondo in una crisi economica senza precedenti recenti, ma altrettanto bene hanno saputo reagire dando uno scossone alla politica conservatrice che quella crisi aveva contribuito a creare!
E noi? Rimaniamo a guardare, perché in fondo, anche se per il rotto della cuffia, un pò ce la riusciamo a cavare...per ora!
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page