dinuovogiorno

“Si può ingannare qualcuno per molto tempo oppure molti per poco tempo ma non si possono ingannare molti per molto tempo”. Abraham Lincoln. Dopo lo squallore della politica nostrana (mediatico e non) e le stridenti contraddizioni di quella americana, dopo la notte il giorno verrà di nuovo...finalmente! Questo blog per la frequenza degli aggiornamenti non costituisce una testata giornalistica.Non può considerarsi assoggetabile alle norme per quest'ultime previste.

venerdì 3 ottobre 2008

Attenzione: si prega di non ammalarsi



Finalmente una buona notizia ce l'abbiamo anche noi Italiani, oltre ai tanti telefonini di cui possiamo disporre.
Qualcuno mi leggerà incredulo, eppure è vero, non siamo in coda per una sola cosa... la nostra sanità. Anzi siamo ai primi posti (dopo la Francia) o per lo meno lo siamo stati fino a oggi. Dico lo siamo stati, perchè a leggere le ultime dichiarazioni (purtroppo ultime solo per ora) del prode Silvio, bisogna privatizzare gli ospedali perchè la spesa è ormai insostenibile.

La riporto testualmente dal corriere.it del 26 settembre 2008 perché segna un punto importante:

TODI (Perugia) - Molti ospedali pubblici verrano privatizzati per contenere le spese della sanità. È il progetto illustrato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenuto a un incontro organizzato dai Liberali popolari di Carlo Giovanardi a Todi. «Rispetto al Veneto e alla Lombardia, in Sicilia e in Sardegna le spese sanitarie sono del 40% più alte. La soluzione è il federalismo fiscale e anche la privatizzazione di molti ospedali pubblici», ha affermato il premier che ha inoltre difeso il federalismo sostenendo che «è una riforma in cui la maggioranza conta» e grazie alla quale «si potranno abbassare le imposte».

Bene, abbiamo capito le sue intenzioni.

Guardiamo in America, perché lo sappiamo, è la nostra copia quasi fotostatica fra 15-20 anni (qualcuno ha dubbi?). Se vi fosse sfuggita l'ultima fatica cinematografica di Michael Moore sulla sanità a stelle e strisce, recatevi nel video noleggio di fiducia e procuratevela, vale la pena per capire l'american dream...anzi direi più correttamente l'american cry...perché è proprio un pianto! Per capire il disastro bisogna risalire all'amministrazione Nixon, il suo progetto di smantellare la sanità pubblica, e di trasferire tutto al settore privato, sta facendo ancora oggi i suoi ...morti.
Fatta salva una breve parentesi Clinton di ritorno alla sanità (mentale)...la scelta di cedere tutto in mano alle assicurazioni private è stato il sistema adottato e benedetto da politici e multinazionali (e spesso i primi si sono trovati a capo di quest'ultime...che casualità!) con tanti saluti all'assistenza minima garantita alla quale Ilary Clinton puntava. Il sistema ha prevalso incontrastato anche con le altre amministrazioni (in testa con i Bush padre e figlio).
Voi direte, va bene, ma io americano (uaaatzzz america diceva Alberto Sordi) guadagno, quindi mi pago l'assicurazione che se mi ammalo mi pagherà le cure...giusto no? No, sbagliato perché se siete così fortunati da non rientrare tra le migliaia di casi di esclusione dalla polizza (perché soggetti non assicurabili), gli assicuratori faranno di tutto per non pagarvi quanto dovuto, anche se il vostro caso è lampante e deve essere risarcito, si attaccheranno ad ogni cavillo, e voi molto probabilmente rimarrete fregati, mentre l'impiegato che ha rifilato più rifiuti verrà premiato.
Nel migliore dei casi non vi potrete curare bene...nel peggiore...beh vedete il documentario dell'americano Moore, mi ha quasi fatto gioire di essere in Italia.
Certo se poi il Silvio ci mette le manine...Dovrebbero tenerlo occupato con altre cose...

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