dinuovogiorno

“Si può ingannare qualcuno per molto tempo oppure molti per poco tempo ma non si possono ingannare molti per molto tempo”. Abraham Lincoln. Dopo lo squallore della politica nostrana (mediatico e non) e le stridenti contraddizioni di quella americana, dopo la notte il giorno verrà di nuovo...finalmente! Questo blog per la frequenza degli aggiornamenti non costituisce una testata giornalistica.Non può considerarsi assoggetabile alle norme per quest'ultime previste.

martedì 21 ottobre 2008

Privatizziamo la casta


Dopo l'abominevole articolo di legge che impone la privatizzazione dell'acqua (l'art 23 bis dice testualmente "le concessioni relative al servizio idrico integrato rilasciate con procedure diverse dall’evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2010, senza necessità di apposita deliberazione dell’ente affidante" ).Dopo la diabolica cessione, a prezzi di saldi fine stagione, della compagnia di bandiera ad una società, la CAI (il nome, che ricorda un cane bastonato nei fumetti, è già tutto un programma), società non del settore, formata dai soliti noti che ogni tanto rispuntano (Colaninno per tutti) che rappresentano il nostro capitalismo ormai decotto. Hanno rifiutato la proposta di Air France (colosso del settore aereo) per accettare questa. Siamo all'inizio e c'è già lo scoglio di reperire i fondi per ricapitalizzare la compagnia e che con buona probabilità Colaninno e soci rivenderanno a caro prezzo appena potranno (il solito pseudo-capitalismo italiano per capitani raccomandati!).
Dopo i pesanti tagli della scuola e dell'università ( per quest'ultima sono stati deliberati dei tagli talmente pesanti che per poter sopravvivere sarà necessario l'apporto di capitali privati (un po' come avviene per alcune Libere Università) e la trasformazione in fondazioni per esempio.
E poi l'altra grandiosa idea di privatizzare alcuni ospedali...Insomma, siamo in un periodo economico di piena recessione, con la produzione industriale praticamente ferma ( se ne sono accorti persino gli industriali che chiedono sempre il taglio dei salari, peccato che gli impiegati-salariati sono anche i clienti delle industrie!) con un livello di disoccupazione che ha invertito le ultime tendenze e sta di nuovo aumentando, mentre a dispetto di tutti i buoni propositi(ma!), la spesa pubblica e la pressione fiscale non accennano a diminuire, anzi..
In periodi di recessione come questo, segnato da uno tsunami finanziario, il più grande economista del secolo scorso, Keynes, ha teorizzato che l'unica via d'uscita è la spesa pubblica. Cioè solo lo Stato può aiutare ad uscire dall' impantamento in cui ci troviamo.E invece questo Governo che fa? Taglia a colpi d'accetta l'occupazione nella scuola, nell'università, nella ricerca, privatizza servizi pubblici, la sanità, insomma l'esatto contrario di quello che sarebbe necessario e ragionevole fare!
A questo punto, per dare seguito alle privatizzazioni che questo Governo vorrebbe introdurre, una proposta ce l'ho anche io. Visto che tanto sono generi superflui, perché non privatizziamo anche i politici, ognuno avrà uno sponsor che lo finanzia. Diventerà obbligatorio indossare una maglia con il nome dello sponsor, industriale o bancario, salumificio, mortadelleria, fabbrica di armi, produttori di plutonio ecc... almeno avremo tolto al cittadino una spesa inutile e sapremo esattamente chi sostiene il nostro candidato.

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