Classi per stranieri
Lunedì, girando per i canali del desolante palinsesto televisivo nostrano, mi sono imbattuto nella trasmissione l'Infedele del bravo Gad Lerner sull'emendamento che prevede la formazione di classi (ponte??) separate per studenti stranieri.
Dei brividi mi hanno percorso...
Si perché il processo di separazione, odioso peraltro, inizia sempre con provvedimenti che sembrano banali, e addirittura appaiono voler favorire i destinatari.
Ricordiamo che gli ebrei deportati durante la seconda guerra mondiale erano certi di recarsi nei campi di lavoro e l'inganno si perpetrava fino alla fine quando attraversando quei cancelli per la prima ( e ultima) volta potevano leggere il crudele messaggio "Il lavoro rende liberi"(Arbeit macht frei).
Sono senz'altro convinto che questo emendamento (della Lega) sia il più insidioso e il più ipocrita di tutte le proposte fatte finora.
Ma dove sta l'ipocrisia, chiederà qualcuno.
Gli immigrati oggi sono molto importanti per la nostra economia e per la nostra società, svolgono dei lavori socialmente rilevanti come l'assistenza ad anziani e disabili, e rappresentano una buona percentuale di manodopera nei cantieri e nelle industrie italiane. Chi non conosce almeno una badante straniera, o una babysitter, oppure un operaio ? (a volte più disponibili dei nostrani).Non potrei davvero immaginare un'Italia che possa andare avanti senza il fondamentale apporto degli extracomunitari.
E questo lo sanno bene soprattuto gli industriali del nord! Ed è questa l'ipocrisia!
L'integrazione passa invece attraverso il rispetto della legalità, attraverso la certezza della pena, attraverso un meccanismo di espulsione veloce ed efficace dei cittadini che si dovessero macchiare di reati gravi.
Poiché non si riesce a mantenere il rigore (vedi condoni e sanatorie) nè efficienza (visto lo stato in cui versa la nostra Giustizia) allora si vuole demagogicamente e furbescamente risolvere il problema con la politica dell'annuncio.
Non si possono che chiamare le cose con il loro nome, si tratta di un provvedimento che non fa altro che ghettizzare creando delle divisioni che possono diventare anche fisiche (aree territoriali non affatto integrate) che prima o poi potrebbero esplodere nella violenza (l'esperienza delle rivolte delle banlieuses Parigi non ha insegnato proprio niente?). La pericolosità di questo provvedimento l'ha come al solito colta il settimanale dei paolini Famiglia Cristiana, e la descrive come la prima "mozione razziale" approvata dal Parlamento italiano. A leggerla fino in fondo poi troviamo altri interessanti elementi :
La mozione prevede che i bambini immigrati, oltre alla lingua italiana, debbano apprendere il «rispetto di tradizioni territoriali e regionali», della «diversità morale e della cultura religiosa del Paese accogliente», il «sostegno alla vita democratica» e la «comprensione dei diritti e dei doveri»....ma cosa vogliamo spogliarli totalmente delle loro radici?
Le separazioni non sono accettabili, vanno sempre nella direzione dell'odio e della vendetta, non a caso l'etimologia della parola diavolo ha le sue radici nel termine "separazione"...sarà una pura coincidenza? Direi proprio di no!
Sul resto della riforma scolastica, universitaria e della ricerca vi rimando ad un blog amico per una lucida analisi della situazione
foto fonte internet
2 Commenti:
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mi scrive F. di Roma
Hai il testo della destra che illustra questo? Sarei curiosa di leggerlo.
Tempo fa in televisione ho seguito l’intervista a dei genitori che avevano i figli in classi a minoranza italiana che si lamentavano del fatto che i propri figli fossero svantaggiati in quanto piuttosto che l’insegnamento delle materie elementari veniva insegnata la lingua italiana, con enormi ritardi sui programmi di matematica, geografia, storia ecc in quanto a chi non consoce l’italiano cosa gli insegni?
Infatti questi bambini in famiglia non parlavano l’italiano e quindi non lo conoscevano. Si parlava di una terza elementare. E questo è possibile perché ci sono interi quartieri a densità non italiana. Basta farsi un giro per Roma. Non dico all’eur, ma alla romanina, attorno alla stazione, a torre maura. Ci sono più stranieri che italiani.
Sinceramente non ci vedo nessuna ghettizzazione. Nel mio corso universitario all’ecclesia ci sono molte suore africane. Penso che se gli dicessero “vi facciamo un corso apposta per voi”, sarebbero più contente. Già è difficile parlare di metafisica in italiano…
Per quanto riguarda lo studio delle tradizioni stiamo parlando con chi proviene da società dove non è ammesso, non dico poter andare a Messa, ma neanche portare un’immagine sacra, quale un santino, o un simbolo come il rosario, o un libro come la Bibbia. Se vai alle Maldive ti informano già sull’aereo che questo materiale è proibito e che ti sarà ritirato.
Uno stato che sente la necessità di illustrare tramite l’introduzione di materiale immagino integrativo all’educazione civica, se così fosse, secondo me è uno stato lungimirante. Come con la filosofia vengono insegnati pensieri che non c’entrano niente con la morale cristiana (vedi il nichilismo) non capisco perché non si debbano affrontare anche questi discorsi.
a F. ho risposto privatamente e riporto qui il mio pensiero:
Il discorso si inserisce in un contesto politico che è finalizzato ad un brutale taglio dei costi di scuole, università (Vuoi sapere che fine faranno migliaia di ricercatori?) ed è semplicemente curioso che a farlo sia stata proprio la lega, che fa della secessione un baluardo della sua politica.
Prescindendo da tutto ciò magari ti sembrerebbe anche accettabile, il problema è un'analisi il più possibile completa e che comprenda più tasselli.
Nel merito non io, ma decine di giornalisti (non ultimi quelli di Famiglia Cristiana) condannano senza appello questo emendamento, forse perchè si sente puzza di bruciato...?A pensar male non si sbaglia mai.
ciao
Giorgio
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