PD: il risveglio dal coma
Il popolo democratico contro il pensiero unico
Oggi è un giorno importante, il paese ha dimostrato di esserci e a discapito del continuo ricorso a sondaggi che accrediterebbero l'azione del premier (ma chi ci crede più?) ha risposto in maniera importante (a prescinedere dal solito balletto mediatico sul numero dei partecipanti).
Il premier in questo ha dato una grande mano. Con l'ultima dichiarazione autoritaristica (puntualmente smentita), e i contestatissimi tagli mortali a scuola e università, ha certamente spinto gli indecisi a non esserlo più.
Anche Giove Pluvio ci ha regalato una bella giornata, è iniziato a piovere qualche momento dopo la chiusura del discorso di Veltroni.
Il giorno ci sarà di nuovo, e il paese che vorrebbero al tracollo nei prossimi mesi non segnerà solo giornate nere (come invece oggi è certamente stato per Silvio che dichiara sempre di non preoccuparsi, ma il suo viso così teso tradisce un profondo nervosismo).
Ecco qualche passaggio del discorso di Veltroni.
«L'Italia, signor presidente del Consiglio, è un paese antifascista». «A chi le chiedeva se fosse antifascista, lei ha risposto con fastidio, dicendo che non ha tempo da perdere, che ha cose più importanti di cui occuparsi della Resistenza e dell'antifascismo». Sarkozy, ha aggiunto il leader del Pd, « non avrebbe detto questo della Resistenza guidata dal generale De Gaulle, ogni francese è figlio orgoglioso della Parigi liberata dai fascisti».
Secondo Veltroni «né McCain né Obama avrebbero risposto con un'alzata di spalle a una domanda sulla decisione del presidente Roosevelt di mandare a combattere e a morire migliaia di ragazzi americani: sono morti per noi, per la libertà e la democrazia».
La democrazia «non é un consiglio d'amministrazione. La minaccia irresponsabile e pericolosa di intervenire attraverso le forze dell'ordine dentro quei templi del sapere, della conoscenza e del dialogo che sono le università, é stata qualcosa di abnorme e di mai visto prima». Puntuale, prosegue Veltroni «ancora una volta, é poi arrivata la smentita del Presidente del Consiglio»
Il Governo Berlusconi È totalmente inadeguato a fronteggiare la gravissima crisi che stiamo vivendo. E lo é per una ragione semplice: perché non ha nel cuore l'Italia che produce e che lavora, l'Italia che soffre». «È un governo - dice il segretario Pd - che si occupa di rassicurare i potenti di questo paese, piuttosto che di combattere la drammatica situazione di imprese e lavoratori. L'Italia può essere altro. L'Italia è altro».
Nonostante gli errori strategici, le attese eccessive, le sviste politiche, debbo dare atto che Veltroni ha fatto un discorso credibile, onesto e del tutto condivisibile.
'E ora di fare sul serio, il paese non può più aspettare, gli Italiani sono stufi di essere amministrati come un'azienda.
1 Commenti:
Bellissimo l'articolo ed efficace anche il titolo.
Il riformista di ieri titolava "Va di scena l'Italia incazzata"!!!
E così è stata.
Avanti così Giorgio, c'è bisogno di informazione che "informi"!!!
A presto
Roberto
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