dinuovogiorno

“Si può ingannare qualcuno per molto tempo oppure molti per poco tempo ma non si possono ingannare molti per molto tempo”. Abraham Lincoln. Dopo lo squallore della politica nostrana (mediatico e non) e le stridenti contraddizioni di quella americana, dopo la notte il giorno verrà di nuovo...finalmente! Questo blog per la frequenza degli aggiornamenti non costituisce una testata giornalistica.Non può considerarsi assoggetabile alle norme per quest'ultime previste.

venerdì 19 dicembre 2008

Politica: "affari" loro

Quest'anno sarà un Natale diverso per molte famiglie. Siamo nell'occhio del ciclone della crisi economica! Migliaia di lavoratori sono alle prese con la cassa integrazione (che registra un'impennata negli ultimi mesi), con la mobilità incentivata (il lavoratore si dimette in cambio di una manciata di mensilità, per evitare, in alcuni casi, il fallimento dell'azienda e nei casi peggiori la perdita del TFR). Altri ancora accettano di essere "degradati" pur di restare in azienda: è il caso di molti manager italiani che si ripropongono come quadri pur di mantenere il posto di lavoro (con molti meno benefici economici) che ad oggi difficilmente potrebbero ritrovare.
E intanto i settori auto, informatico e tlc sono i più colpiti, management incapaci di trovare soluzioni aziendali, soluzioni che in realtà dovrebbe proporre la politica in maniera bipartisan. Sono le prime vittime di una politica che ha puntato sullo stallo della politica salariale (a favore dell'industria, che ha aumentato i suoi guadagni negli ultimi anni e della finanza che ha gonfiato oltre ogni misura il valore delle aziende), sulla precarizzione del lavoro (processo iniziato già da una decina d'anni) e sul sostanziale peggioramento delle condizioni di lavoro.
Se va bene, il Natale sarà un più magro (è il caso dei dipendenti di alcune aziende e istituti di credito che stanno vedendo i loro"bonus" ridimensionati) se va male dovranno fare i conti con un improvviso peggioramento delle proprie condizioni economiche. Gli unici che non fanno le spese di questa crisi saranno i nostri politici.
Se anche loro fossero pagati per i risultati che ottengono, i loro bonus (ipotetici) dovrebbero essere soppressi, se fosse l'indice di gradimento a dettare legge, basta vedere i risultati delle elezioni regionali dell'Abruzzo per rendersi conto che ha vinto il partito dell'astensionismo (che a dirla tutta non denota una passione dei cittadini per la politica nostrana).
Mentre i partiti parlano di questione etica, in un momento in cui si scoperchiano nuove losche sinergie tra la politica e l'impresa, ma poi nessuno prende atto del degrado e si dimette di conseguenza ; "andiamo avanti" dichiarano. Sarebbe meglio che gridassero "Avanti Savoia" o "Avanti popolo" a seconda della bandiera che impugnano.
A questo punto morto della nostra economia, abbiamo proprio bisogno di gente seria (ora come non mai), che non pensi solo a come ricavare un vantaggio personale (o di una ristretta cerchia di persone) dalla propria posizione di potere. Ma forse mi illudo, perché politica e malaffare sono un'accoppiata inscindibile, e l'uno non esiste senza l'altro, l'uno esiste e si sostiene grazie all'altro.
Ecco perché siamo messi così male!

venerdì 12 dicembre 2008

Piove Governo Ladro

In queste giorni nella città in cui vivo si è scaricata tanta acqua da averne fatto il pieno per almeno due mesi. E la città era naturalmente impreparata.
Ci si giustificherà dicendo che è stato un evento eccezionale, e che è stato fatto il possibile e bla, bla,bla.
Noi guardiamo le immagini e le macchine che galleggiano non ci sembrano una cosa tanto normale.
Cosa penseranno i nostri bravi governanti in questo momento?
Provo ad immaginarmelo:"Ci voleva pure questa, ma che sfiga nè. Prima la crisi economica, poi i nubifragi. E poi a Roma come farò a nascondere le nostre mancanze, mica siamo in provincia?"
Poi distolgo l'attenzione dalle auto che navigano e leggo il caos con il quale viene gestita la vicenda Alitalia, con taglio delle rotte, disservizi, incertezza dei lavoratori (anche nella gestione della Cassa Integrazione). E allora mi dico tra me, ma perché cambiare nome alla compagnia quando il nome storico "Alitalia" (che esalta l'italianità e quindi la cialtroneria) ora più che mai, le si addice alla perfezione?
Il pressappochismo e la superficialità con la quale il premier campione di smentite ha affondato la soluzione Air France (che avrebbe avuto conseguenze di gran lunga meno devastanti a livello occupazionale e per le tasche dei cittadini sempre più tartassati) a vantaggio di una sgangherata soluzione casalinga, è pari solo alla pessima gestione delle emergenze di questa alluvione.
E allora non lamentiamoci se come paese abbiamo la stessa affidabilità che ha Pierino quando viene mandato a fare la spesa e ritorna senza soldi e senza niente in mano.
Scrive la stampa internazionale:
"Sarkozy ha dato prova di un nuovo stile di presidente dell'Unione, magari non perfetto ma di qualità... Berlusconi invece è un arruffapopolo imprevedibile ed egoista.
La Tribune, 11 dicembre, una giuria valuta i leader europei: Berlusconi è 25esimo su 27".
Bè potrebbe andare peggio...potrebbe continuare a piovere!

giovedì 11 dicembre 2008

Lo chiamavano Impunità


Il monologo del film V come Vendetta non mi sembra poi così distante dalla nostra realtà.
Guardatelo e giudicate voi, forse è solo questione di tempo ma "se cerchiamo un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio".
Per chi non avesse sufficientemente chiaro il disegno politico dell'attuale premier sulla giustizia, è sufficiente leggere tra le righe (nascosto non troppo bene) dell'attuale situazione politica.
Dopo lo scandaloso Lodo Alfano (che, lo ripeto, un lodo non è, perchè il lodo è un accordo nell'interesse comune, mentre qui si doveva garantire l'impunità del premier), che ha di fatto messo una lapide sui processi del Cavaliere e delle figure istituzionali di vertice (Presidente della Camera, Presidente del Senato, Presidente della Repubblica, Premier). Tuttavia, poichè il diavolo fa le pentole ma i coperchi proprio non ne vuol sapere, è stata sollevata la questione di legittimità davanti alla Corte Costituzionale. I motivi sono molteplici, a partire alla violazione del principio contenuto nell'3 Cost., sull'uguaglianza dei cittadini, ad uso e consumo esclusivo di Berlusconi, in perfetto stile "fattoria degli animali" di Orwell ("Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri").
Inoltre, in estrema sintesi, per fare le cose in fretta e in furia i "popolani della libertà" si sono dimenticati che le figure appena citate hanno una loro specificità e non è possibile prevedere una figura di impunità che le comprenda tutte.
Ma il colpo al cuore alla separazione dei poteri dello Stato (e quindi alla garanzia di democrazia) Silvio lo vuole fare cambiando la Costituzione, senza la "scocciatura" di doversi confrontare con l'opposizione.Non si accontenterà di trasferire magistrati scomodi (ma su questo mi pare c'è un consenso con l'opposizione), perché a causa della separazione delle carriere i Pubblici Ministeri dipenderanno direttamente dal Ministero. Cosa significa? Semplice, che nessun magistrato sano di mente si prenderà più il rischio di fare indagini scomode, e che ancora una volta e sempre di più la Politica sarà inattaccabile da chiunque. Capite cosa stà accadendo?
La questione morale non vogliono affrontarla allontanando i politici condannati (troppo faticoso riscrivere la nomenclatura dell'attuale classe politica), ma si risolverà andando alla radice dei loro mali, NIENTE PIU' CONDANNE! La Magistratura esisterà solo per i reati dei comuni cittadini, e per coloro che non hanno coperture politiche presso il Ministero della (EX) Giustizia.
Che scenario! non vi ricorda il monologo del film-fumetto V come Vendetta? A me si, molto!

giovedì 4 dicembre 2008

Sky e il mondo dei sogni del Cavaliere


Mentre sono tutti (o quasi) attenti a quello che accade con l'IVA di Sky, che aumentare dal 10 al 20% non è neanche una cosa così sbagliata (se non fosse per il solito colossale conflitto di interessi del Premier), Il Governo fa passare (senza che abbiano i riflettori dei media) dei provvedimenti ben più abominevoli.

1) Il deprecabile colpo di spugna della nostra politica ambientale.
La procedura per le sovvenzioni del miglioramento energetico di abitazioni e aziende è resa così complicata, farraginosa, misera nel plafond, che in pochi mesi si perderanno gran parte dei posti di lavoro creati nel settore, e i benefici ambientali che (faticosamente) ci stavamo ritagliando.
Nessuno più spenderà migliaia di euro per istallare pannelli solari, o per coibentare un tetto, o per rinnovare gli infissi tanto più che stiamo annaspando in acque molto torbide dal punto di vista economico e finanziario. In sostanza, dato che secondo Tremonti l'Italia non è un bancomat, è stato deciso (in totale controtendenza rispetto all'Europa) di falcidiare la politica energetica (ma del resto ciò è coerente con la decisione -per ora solo dichiarata - di tornare al pessimo utilizzo dell'energia nucleare)

2) Regolamentare internet
Dopo essersi passati di mano (con un destra-sinistra degno del Maradona all'apice della forma) la regolamentazione (ma io direi il controllo) dei blog, che ormai sono quasi l'unica forma di comunicazione davvero libera, Berlusconi vuole andare alla radice dei mali (per lui...).
Vuole regolamentare internet. Lui che è fondatore del Popolo delle libertà, che ha sempre frantumato ogni regola e legge che gli dava fastidio, che ha costellazioni di conflitti di interesse, vuole regolamentare uno strumento che per definizione è libero.
'E un po come se volessimo mettere in una gabbietta un uccello migratore, non ha senso e basta! Non a caso la regolamentazione di internet c'è in paesi come la Cina, che quanto a libertà di espressione non mi sembra proprio un paese felice.

3) La social card
A parte il nome altisonante, e la circostanza che la carta dia la remota e fragile illusione a chi la possiede di essere titolare di qualcosa...in realtà è solo un'attestazione di miseria, che non mi pare vada nella giusta direzione. Ci provino loro a comprare qualcosa con 1 euro e 30 al giorno!
Perchè allora non pagare ai non abbienti il cinema (tanto Lui possiede anche quelli), almeno dopo aver versato tante lacrime amare, i destinatari del regalo qualche risata la potrebbe strappare ai rigori della vita (tanto più che ci stiamo avvicinando al periodo natalizio e che qualche filmaccio con De Sica e i Fichi d'india è prossimo all'uscita nelle sale...).
Meglio niente, o almeno sarebbe stato meglio tacere piuttosto che ostentare questa elemosina!

Insomma non potersi permettere la partita su Sky, in fondo, non mi sembra il peggiore dei mali!

martedì 2 dicembre 2008

Bolzaneto: una pagina "nera"

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza sulle torture di Bolzaneto...
In un mio precedente post, scrivevo che il dispositivo andava letto alla luce delle motivazioni.
Quello che ne viene fuori è un quadro agghiacciante di abusi, violenza e umiliazioni di tipo psicologico, e il disinvolto ricorso alla forza senza alcun motivo di ordine pubblico.
Riporto solo un passo, che riguarda le imputazioni di uno degli accusati, precisando che è solo un piccolo assaggio di bestialità che si è consumata in quei giorni che non esaurisce il campionario di miseria umana:

Avere consentito, tollerato e non impedito (omissis) comportamenti consistenti in percosse, minacce, sputi, risate di scherno, urla canzonatorie, insulti di ogni genere (....), con evidente fine di disprezzo e di intimidazione, “a mo’ di saluto” alle persone arrestate e/o fermate e condotte presso la caserma di Bolzaneto a guisa di “Comitato di accoglienza” e che venivano quindi così sottoposte a profonda umiliazione morale e a trattamento non conforme al principio di rispetto della dignità della persona umana, così contribuendo con tale tolleranza ....

e ancora alcuni degli insulti:

(...) “zecche comuniste” “ bastardi comunisti” comunisti di
merda” “ora chiama Bertinotti “ “ te lo do io Che Guevara e Manu Chao”, “Che Guevara figlio di puttana”, 8....) ed altre di analogo tenore, alla loro sfera e libertà sessuale, e alle loro credenze religiose e condizione sociale, (quali ebrei di merda, frocio di merda ed altre di analogo tenore), e fossero costretti ad ascoltare espressioni e motivi di ispirazione fascista contrariamente alla loro fede politica (quali ascolto obbligato del cellulare con suoneria costituita dal motivo “faccetta nera bella abissina”, ascolto della filastrocca “un due tre viva Pinochet quattro cinque sei a morte gli ebrei”, pronuncia da parte delle persone offese contro la propria volontà di espressioni quali “viva il duce” “duce, duce” ed altre di analogo tenore), così sottoponendo le persone offese ad un trattamento offensivo della loro libertà morale, politica e religiosa ....

(...) fossero costrette, nelle CELLE di pertinenza della Polizia di Stato, senza plausibile ragione (....) a rimanere per numerose ore in piedi, con il volto rivolto verso il muro della cella, con le braccia alzate oppure dietro la schiena, o seduti a terra ma con la faccia rivolta verso il muro, con le gambe divaricate, (....), senza poter mutare tale posizione;
- fossero costrette a subire, anche nelle celle, ripetutamente, percosse, calci, pugni, insulti e minacce, anche nel caso in cui non riuscivano più per la fatica a mantenere la suddetta posizione nonché per farli desistere da ogni benché minimo tentativo - del tutto vano - di cercare posizioni meno disagevoli.

Insomma credo che il quadro che emerge sia molto chiaro. La recente sentenza non rende giustizia al clima di pericolosa intimidazione, e soppressione indiscriminata di ogni diritto e umanità in quei giorni. Che poi qualcuno abbia eseguito degli ordini che venivano dall'alto, credo che su questo ci sia molto da discutere. Ma la responsabilità penale è personale, mentre la responsabilità politica (che mi pare piuttosto agevole da attribuire) e un'altra storia.
E come al solito politicamente non si paga mai per gli errori commessi (anche quando sono gravi come questi...), perchè si scarica la responsabilità e la catena di comando sempre sugli esecutori materiali ...Comodo No? Anche questo fa parte dei privilegi di appartenere ad una casta.

lunedì 1 dicembre 2008

La Vespa di regìme

'E di questi giorni la notizia che il Governo ha approvato una tassa addizionale del 25% sui proventi derivanti dal mercato della pornografia. E fin qui nulla da eccepire.
La legge prevede che sia applicata anche ai film d’autore dove sono contenute scene di sesso esplicite. Tutto ciò a insindacabile giudizio del ministro Bondi: non un organo collegiale, magari composto da esperti chiamati a decidere sui casi incerti, ma come ormai ci ha abituato questo Governo, la decisione spetta ad un uomo solo. Visto che il premier non è proprio scevro da conflitti di interesse di ogni genere (e quello televisivo è piuttosto macroscopico) la decisione mi sembra molto poco opportuna.
Continuo ad assistere all'evolversi di un copione già visto, si evita il più possibile di creare organismi che abbiano all'interno tracce di democrazia, si concentra tutto nelle mani di una stretta cerchia di uomini di fiducia (prove tecniche di regime?).
Contemporaneamente, girando per i canali del nostro sciagurato palinsesto, ho subito uno shock che ha richiesto un impegno mentale non trascurabile. Mentre in India si stava ancora consumando uno degli attacchi terroristici più gravi degli ultimi anni, con numerosi Italiani coinvolti (con molte storie da raccontare. Qualcuna, ringraziando il cielo, a lieto fine), e centinaia di morti e con gravi ripercussioni internazionali, in cosa mai mi potevo imbattere? In Bruno Vespa. Meno male che c'è lui che ci distrae e ci conforta rappresentandoci in modo disinvolto un mondo frivolo e deficiente.
L'insetto Rai non trovava di meglio che tirare fuori dal cilindro della SUA trasmissione, una interessantissima puntata dal titolo "Gli italiani sono contrari al nudo in Tv?" con un bouquet di ospiti da Lory del Santo (vincitrice di un'edizione della penosa kermesse televisiva l'Isola dei famosi) e l'autodefinita intellettuale di sinistra Alba Parietti (ma a me non sembra intellettuale di sinistra) e poi il repellente filosofo Zecchi (creatura dell'orripilante Maurizio Costanzo), e l'iscritto alla P2 (che oggi fa curriculum) Roberto Gervaso.
Insomma una trasmissione tutta cosce e cervelli di gallina d'annata e pseudo intellettuali ammuffiti, con un Vespa che non faceva altro che sfregarsi le mani (e intanto secondo me pensava: Ma stà puntata una persona normale non se la potrà mica vedè...però poi si ricordava dei conti della villa di Ponza da pagare...).
Ma l'esimio Ministro Bondi, attuale garante della cultura "italica", come considera questa insulsa volgare e trucida brodaglia televisiva ?
La domanda è se si può non considerare pornografia (nel senso più ampio del termine) una trasmissione che ruota su discussioni che nei peggiori bar di Caracas si guarderebbero ben dal fare.
Insomma su una cosa il premier ha ragione, il canone televisivo andrebbe abolito e gli insetti della Rai estirpati (ma questo lo aggiungo io).

Mesothelioma Cancer
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